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Julie

Creazione del giardino-foresta. Fase 5: lo stagno

"Metti una rana su una sedia dorata, tornerà nello stagno"



Qualunque siano le condizioni in un giardino, per quanto favorevoli possano essere, uno stagno sarà sempre un elemento essenziale nell'equilibrio di un ecosistema naturale. Senza uno stagno ovviamente niente rane, ma anche niente libellule, grandi cacciatori di zanzare e - ancora più grave per i giardinieri - niente insetti per impollinare le nostre colture, se l'acqua è troppo lontana.



Quindi il primo passo è stato scavare, scavare e scavare ancora. Ad essere sinceri, non abbiamo fatto tutto con il solo piccone, la maggior parte del lavoro è stata delegata a un piccolo escavatore. Quindi abbiamo disegnato il profilo dello stagno: ci vogliono due livelli di profondità per attivare la circolazione interna dell'acqua.


Dopo aver aggiunto uno strato tampone di sabbia, è stato steso un foglio di caucciù (EPDM). Anche se il nostro terreno è molto argilloso, sappiamo dall'esperienza vissuta al Bec Hellouin (Normandia) che questo purtroppo non è sufficiente per garantire una tenuta duratura dell’impermeabilità.



La prima inquilina non ha tardato ad arrivare. È rimasta da sola per circa una settimana, prima di essere raggiunta da una famiglia numerosa e molto … canterina. Anche le api approfittato subito del punto d'acqua, un vero ristoro per dissetarsi specialmente nei giorni più caldi.






Lo stagno attira davvero tutta la fauna locale 😊.



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